Droni per videosorveglianza ai tempi del Coronavirus

ENAC: la Polizia Locale può avvalersi di droni per videosorveglianza e piloti di operatori terzi già registrati per i controlli COVID-19.

droni per videosorveglianza

Continuano le circolari e le note informative sulle misure di contenimento della diffusione del Coronavirus.

Una delle ultime riguarda l’utilizzo di droni per videosorveglianza.

Il 23 marzo ENAC ha emesso una disposizione per facilitare l’uso dei droni in città da parte della polizia locale. Con questa si concedono alcune deroghe al regolamento sui droni.

Il 26 marzo una circolare del capo della Polizia ha temporaneamente sospeso le operazioni con droni per videosorveglianza.

Il 30 marzo una circolare del Ministero degli Interni ha dato il via libera alle operazioni della polizia locale con i droni. I Comuni dovranno prima informare e coordinarsi con i Prefetti delle città di riferimento. In particolare, dovranno indicare le aree urbane in cui i controlli saranno effettuati tramite il sorvolo di droni.

Il 31 marzo la Direzione Centrale Regolazione Aerea ha inviato una nuova nota che specifica alcuni aspetti. ENAC sottolinea che i droni della polizia locale non possono essere considerati aeromobili statali. Ovvero, non si applica il ​​”normale” regolamento SAPR attualmente in vigore e la circolare ATM-09. Inoltre, ENAC ha reso noto che “in assenza di droni nella diretta disponibilità delle Polizie locali, è stato convenuto che queste possano avvalersi di mezzi e piloti appartenenti all’organizzazione di un operatore terzo già registrato e noto all’ENAC che affianca l’amministrazione di Polizia locale e opera, sulla base di un accordo tra le parti, sotto le indicazioni e la responsabilità di quest’ultima“.

Nel frattempo hanno richiesto la nostra disponibilità per un’eventuale aiuto con la nostra flotta. Siamo quindi in una lista di operatori pronti a dare una mano.